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Leasing sociale: l’auto elettrica accessibile

22-Gen-2024

Articolo aggiornato il 10 maggio 2024

 

In un contesto di crescente attenzione verso la transizione energetica, vengono continuamente esplorate nuove ipotesi per incentivare più persone possibili a utilizzare le auto elettriche.

Una di queste proposte è quella del leasing sociale, uno strumento democratico che permette di accedere alle EV tramite un noleggio a lungo termine e un pagamento mensile.

Questo esperimento è già stato avviato in Francia, con l’obiettivo di rendere accessibili le vetture elettriche a fasce di reddito più ampie.

Vediamo come funziona, i requisiti per accedervi e le possibilità che venga implementato anche in Italia.

Come funziona il leasing

Il leasing è un contratto di noleggio a lungo termine che consente a una persona o un’azienda di utilizzare un bene senza doverlo acquistare direttamente.

L’utilizzatore effettua pagamenti periodici al concedente, senza diventare proprietario del bene in questione. Solitamente questo contratto viene stipulato per veicoli, apparecchiature, attrezzature o anche per immobili.

La crescita delle società di leasing in Europa

Secondo il rapporto redatto da Profundo e commissionato da Transport & Environment, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022 il settore del leasing europeo ha visto una crescita sostanziale della sua redditività (+59%).

Nello specifico, le 7 maggiori società di leasing del nostro continente hanno raggiunto profitti per €15,7 miliardi nel 2022. Questo si riflette positivamente sulla capacità finanziaria di virare verso una transizione elettrica e si dovrebbe tradurre in una crescente integrazione di EV nei parchi auto delle suddette aziende.

Anche se il tasso di adozione di veicoli elettrici (10,4%) è ancora basso rispetto alle potenzialità del settore, ci sono tutte le premesse per incrementare questo trend.

Come funziona il leasing sociale in Francia

La Francia ha fatto da apripista in Europa sul fronte della democratizzazione dell’accesso all’elettrico: Macron ha avviato il programma di leasing sociale dal 1° gennaio 2024, per disporre di un EV a un costo contenuto.

Le persone che rientravano nei requisiti richiesti potevano prenotare le auto su una piattaforma apposita.

Le condizioni per accedere all’incentivo erano le seguenti:

  • Reddito fiscale inferiore a 15,4k euro (per singolo nucleo familiare)
  • Essere maggiorenni
  • Avere il domicilio in Francia
  • Attestare di vivere a più di 15km dal luogo di lavoro senza presenza di trasporto pubblico su quella tratta

Allo Stato l’onere di coprire la prima rata del canone, mentre le successive, di circa €100 al mese, a carico dai richiedenti del leasing, insieme alle spese di assicurazione e manutenzione.

L’iniziativa ha riscosso un grande successo. In un solo mese sono giunte oltre 90.000 richieste, di cui solo 50.000 sono state accettate (a fronte delle 20-25.000 previste inizialmente), costringendo il Governo a sospendere il programma per il resto del 2024.

Visto il notevole interesse, il Governo si è detto intenzionato a rinnovare l’opportunità nel 2025, anche se al momento non sono emerse indiscrezioni né sulle condizioni di accesso al leasing né sui fondi dedicati al programma, che si spera siano rivisti per favorire una maggiore platea di cittadini.

Leasing sociale in Italia: la proposta dell’ACI

Durante la Conferenza del Traffico e della Circolazione tenutasi a novembre 2023, è stato presentato un nuovo progetto da Angelo Sticchi Damiani. Presidente dell’ACI.

Si tratta di una proposta simile a quella già implementata in Francia e riguarda l’introduzione di un leasing a lungo termine e “sociale” per i veicoli elettrici.

L’iniziativa, secondo il presidente, dovrebbe avvenire solo previa rottamazione di un’auto inquinante, così da accelerare il rinnovo del parco auto circolante, e prevedendo il leasing non solo di vetture elettriche, ma anche termiche purché a basso livello di emissioni.

L’obiettivo è consentire alle famiglie a basso reddito di accedere all’elettrico, facilitando così la transizione energetica senza che diventi solo appannaggio di chi può permettersi un investimento in tal senso.

Il coinvolgimento di famiglie con reddito ISEE di massimo 14mila euro permetterebbe loro l’utilizzo delle EV acquistate dallo Stato, e messe a disposizione dei cittadini attraverso il pagamento di un canone mensile variabile, compreso tra €75 e €125.

Al momento non si hanno informazioni sulle tipologie di auto da prendere in considerazione per il leasing sociale in Italia. Se l’intenzione è quella di seguire l’esempio francese, dovrebbero essere modelli con il minore impatto in termini di carbonio, ed essere prodotti in Europa.

Gli obiettivi dell’incentivo

La necessità di sperimentare nuovi incentivi per l’auto elettrica in Italia trova la sua giustificazione nei dati.  Il Report Mobility Consumer Index del 2023 evidenzia un forte divario tra intenzione di comprare un veicolo elettrico (il 70% degli italiani) e tra le effettive immatricolazioni (il 3,9% sono di EV).

Anche un recente studio di Areté conferma il limite costituito dal prezzo. Il 76% degli italiani ha un budget sotto i 30mila euro per un eventuale cambio di automobile, precludendo così un’importante fetta di mercato EV.

L’implementazione di iniziative come il leasing sociale sarebbe determinante nell’eliminare questa barriera.

Oltre a questo, la costruzione di infrastrutture di ricarica sempre più capillari sul territorio è un altro aspetto fondamentale che non deve venire trascurato: la range anxiety è una discriminante non da poco nella scelta di passare o meno all’elettrico.

 

 

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