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Richiedere le colonnine di ricarica: la guida per i Comuni

15-Lug-2024

La diffusione sempre più ampia di veicoli elettrici in Italia, favorita soprattutto dagli incentivi statali e da un crescente interesse per la sostenibilità, pone ogni giorno nuove sfide e opportunità per il Bel Paese, soprattutto in un periodo come questo in cui il turismo sta – finalmente – vivendo una forte ripresa. 

In questo scenario in rapida evoluzione le amministrazioni locali svolgono un ruolo chiave nel favorire la transizione verso la mobilità elettrica, implementando politiche di sensibilizzazione e promuovendo attivamente l’installazione di una rete capillare di infrastrutture di ricarica su tutto il territorio italiano.  

Il mercato dell’auto elettrica in Italia 

Negli ultimi anni, il mercato italiano delle auto elettriche ha registrato una crescita significativa della domanda, trainata in parte dagli incentivi governativi, come il tanto atteso Ecobonus 2024, che hanno progressivamente reso questi veicoli a basso impatto ambientale sempre più accessibili a un ampio pubblico. 

La crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, però, non si traduce solamente in un aumento delle immatricolazioni di veicoli elettrici, ma richiede anche un adeguato sviluppo delle infrastrutture di supporto, come per esempio le colonnine elettriche 

 Ed è proprio in questo ambito che emerge una grande criticità: malgrado l’entusiasmo dei consumatori, molte aree geografiche, specialmente quelle a forte vocazione turistica, stanno ancora soffrendo di una carenza di punti di ricarica pubblici. Questa lacuna infrastrutturale rappresenta un ostacolo significativo alla diffusione capillare dei veicoli elettrici, limitando la possibilità per gli EV-driver di viaggiare senza ansie e di godere appieno dei benefici di questa tecnologia green. 

Tuttavia, come evidenziato nel recente report di Motus-E, si sta assistendo a una crescita significativa delle infrastrutture di ricarica in tutta la Penisola. Aziende come GASGAS stanno infatti investendo risorse per colmare il divario infrastrutturale, con una presenza sempre più capillare nelle principali regioni turistiche del Meridione, come Puglia e Sicilia, in cui sono saranno implementati oltre 280 punti di ricarica. Questo sviluppo rappresenta un passo importante verso la democratizzazione della mobilità elettrica, rendendo più accessibili e convenienti i viaggi sostenibili anche nelle destinazioni turistiche più a sud. 

L’importanza delle infrastrutture di ricarica per i Comuni 

Per i Comuni, l’installazione di colonnine di ricarica pubblica, oltre che essere una risposta alle esigenze attuali, è diventata un obbligo, come specificato nell’articolo 57, comma 6 del Decreto Semplificazioni. Questa disposizione, infatti, impone alle Pubbliche Amministrazioni di garantire un numero adeguato di punti di ricarica per abitanti, al fine di agevolare la transizione verso la mobilità elettrica. 

Per sostenere i Comuni in questo sforzo, sono stati stanziati molti fondi dedicati, anche attraverso bandi regionali. Queste risorse finanziarie rappresentano un’opportunità preziosa per le amministrazioni locali, che possono così investire nella realizzazione di una rete di ricarica moderna e funzionale, senza gravare eccessivamente sul bilancio comunale. 

Disporre di una rete capillare ed efficiente di punti di ricarica può quindi portare molteplici benefici al territorio e alla comunità locale. 

Ad esempio:  

  • Una solida infrastruttura di ricarica può rendere il Comune più attrattivo per i turisti che possiedono veicoli elettrici. Questi viaggiatori, sempre più numerosi, tendono infatti a preferire destinazioni che offrono servizi adeguati alle loro esigenze di mobilità, e poter contare su una rete affidabile di colonnine di ricarica può davvero fare la differenza nella scelta della meta, con ricadute positive sull’economia locale e sull’indotto turistico. 
  • Supportare attivamente la mobilità elettrica significa contribuire in modo concreto alla riduzione delle emissioni nocive e dell’inquinamento atmosferico. Come è ormai ben risaputo, i veicoli alimentati da energia elettrica non producono gas di scarico durante il loro utilizzo, e migliorano così la qualità dell’aria e la vivibilità degli spazi urbani. In un periodo storico in cui la lotta ai cambiamenti climatici è una priorità globale, l’impegno dei Comuni in questa direzione rappresenta un gesto di responsabilità e di attenzione verso l’ambiente e, non da ultimo, la salute dei cittadini. 
  • Investire in questa tipologia di infrastrutture può contribuire a innovare e migliorare l’immagine del Comune, dimostrando concretamente come il proprio impegno verso un futuro più sostenibile possa attrarre l’attenzione di investitori e imprese, innescando un circolo virtuoso di sviluppo e crescita.  

Linee guida e vademecum per i Comuni 

Di fronte alla crescente esigenza di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, i Comuni si trovano spesso a doversi confrontare con una serie di interrogativi: da dove iniziare? Quali sono i passi concreti da compiere per implementare una rete efficiente di colonnine sul proprio territorio?  

Per rispondere a queste domande, diverse organizzazioni e istituzioni hanno elaborato linee guida e vademecum specifici, con l’obiettivo di orientare e supportare le amministrazioni locali in questo percorso. 

In linea generale, gli step che i Comuni possono intraprendere per implementare la propria rete di infrastrutture di ricarica includono fasi congruenti in tutto il territorio italiano.   

Pianificazione 

Il primo passo consiste nell’analizzare attentamente la domanda sul territorio, individuando le aree più strategiche per l’installazione delle colonnine. Parcheggi pubblici, centri commerciali, zone turistiche e strade ad alto scorrimento sono solitamente le location più indicate, in quanto garantiscono un’elevata visibilità e accessibilità per gli EV-driver. 

In questa fase però, oltre alla posizione, il Comune deve anche ipotizzare quante colonnine di ricaricare mettere e quali tipologie scegliere 

Collaborazione con i distributori locali 

Un passaggio di fondamentale importanza è sicuramente la consultazione con i gestori della distribuzione elettrica locale che gestiscono la rete di diffusione di media e bassa tensione; questo confronto permette infatti di identificare i punti più facilmente infrastrutturatili e di valutare la disponibilità di potenza di connessione, assicurando così la fattibilità tecnica del progetto. 

Manifestazione di interesse 

Per attrarre gli operatori di ricarica, i Comuni possono presentare una manifestazione di interesse ben articolata, che includa condizioni vantaggiose come la concessione del suolo pubblico a lungo termine o l’esenzione dal canone patrimoniale unico. Queste agevolazioni possono incentivare gli investimenti privati, riducendo i costi iniziali per gli operatori. 

Accordi con i Charging Point Operator (CPO) 

Una strategia efficace per i Comuni è quella di stipulare accordi con i CPO, ovvero i Charging Point Operator.  

Affidare a operatori specializzati la progettazione e la gestione delle infrastrutture di ricarica consente alle amministrazioni locali di focalizzarsi sulle proprie attività principali, come la pianificazione urbanistica, la gestione dei servizi pubblici e lo sviluppo di politiche locali, senza doversi occupare delle complessità tecniche e gestionali legate alle stazioni di ricarica. 

GASGAS un partner affidabile per la mobilità elettrica 

GASGAS, in qualità di CPO, offre alle Pubbliche Amministrazioni un supporto completo, con soluzioni integrate per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica.

“Ogni progetto è il risultato di uno studio attento da parte di GASGAS per individuare zone frequentate e selezionare il tipo di colonnina più adatta in base al tempo di permanenza degli EV-Driver. Questo approccio proattivo e strategico rappresenta il nostro tratto distintivo, insieme a tempi certi di realizzazione e alla garanzia di un servizio di ricarica user friendly.”

 

Alessandro Vigilanti, CEO di GASGAS 

Tra i servizi offerti da GASGAS per la gestione delle stazioni, vi sono il monitoraggio remoto, la manutenzione preventiva e l’assistenza tecnica, che garantiscono colonnine di ricarica sempre operative e affidabili, con tempi di inattività ridotti al minimo. 

 

 

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Per i Comuni e la Pubblica Amministrazione tutte le spese di installazione, noleggio e manutenzione sono a carico nostro!